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Autoconsumo Fotovoltaico, Comunità Energetiche ed Energia Condivisa

08 Ottobre 2021
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Nel vocabolario della transizione energetica ha un ruolo sempre più importante il termine "Autoconsumo": ma cosa è esattamente l'Autoconsumo Fotovoltaico e, soprattutto, perchè sarà sempre più cruciale per i proprietari di impianto?

Partiamo dalla definizione presente sul sito del GSE:  "L'autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco - nella propria abitazione, in un ufficio, in uno stabilimento produttivo, ecc. - l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici."

Come calcolare l'Autoconsumo Fotovoltaico?

Possiamo intendere per Energia Autoconsumata la quota a parte che l'impianto produce e che viene consumata istantaneamente. Ad esempio: un impianto produce 3000 kWh. Di questi 3000, 1000 kWh vengono autoconsumati istantaneamente. In questo caso diremo che l'Autoconsumo è pari al 33,3% della produzione.

Il vantaggio dell'Autoconsumo è quindi il fatto che permetta di consumare "in diretta" l'energia prodotta dal fotovoltaico, cioè energia pulita al 100%. Ecco perchè, per potenziare l'Autoconsumo, spesso si suggerisce di attaccare gli elettrodomestici negli orari con più sole (come spiegato in questo articolo) oppure di acquistare una cucina elettrica se si ha il fotovoltaico e la possibilità di pranzare a casa...

Ma non sempre è possibile (nè tantomeno comodo) modificare le proprie abitudini in funzione dell'Autoconsumo per migliorarne la percentuale, che, come abbiamo visto, può non essere così tanto alta.

Cosa si può fare per migliorare la percentuale di Autoconsumo Fotovoltaico?

Il sogno di ogni prosumer è quello di produrre e consumare l'energia nel modo più efficiente possibile. Gli scenari che si stanno aprendo nell'ultimo periodo indicano principalmente due strade che si potranno percorrrere per migliorare la percentuale dll'Autoconsumo e diventare dei prosumer sempre più efficienti. 

1. La prima strada è quella dello storage e prevede installazione di un sistema di accumulo. In base al dimensionamento della batteria, infatti, si può arrivare ad autoconsumare anche il 65%-75% dell'energia prodotta. Il lato negativo è, però, che per chi beneficia di una convenzione di Conto Energia non è ancora prevista la detrazione fiscale per l'installazione di sistemi di accumulo fotovoltaico mentre gli incentivi del Superbonus 110% sono destinati solo a chi installa un nuovo impianto fotovoltaico. 

2. La seconda strada è quella delle Comunità Energetiche. In questo caso l'energia prodotta viene consumata non solo dal titolare dell'impianto ma anche dai membri che appartengono alla comunità e che si trovano in prossimità del punto in cui avviene la produzione. Questo meccanismo aumenta di fatto l'Autoconsumo e beneficia di un incentivo diretto. In questo caso si parla di vera e propria energia "condivisa". Come abbiamo già scritto in questo articolo, siamo in attesa dei decreti attuativi che regolamenteranno la partecipazione alle Comunità dell'Energia Rinnovabile da parte di chi ha già un impianto fotovoltaico e che stabiliranno gli incentivi sia per l'energia condivisa che per l'Autoconsumo. 

Ci sono importanti novità all'orizzonte: vi racconteremo passo passo, come promesso all'inizio dell'anno, tutto quello che succederà e tutte le opportunità che si apriranno per chi già possiede un impianto!

 

1 Commenti

Ritratto di Piero 1941

Io ho um impianto fotovoltaico di 3 Kw. con contratto "SCAMBIO SUL POSTO" mi sto portando a rescaldare la mia casa con l'energia elettrica quindi in questo periodo il mio impianto non sta producendo abbastanza per questo. Ho sentito dire che se io aumento il consumo di elettricita in questo periodo la GSE MI RITORNA l'energia che ho prodotto in più questa estate,e vero?

 

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