L'argomento non è dei più semplici da trattare, ma è sicuramente tra i più utili per chi possiede un impianto fotovoltaico. Stiamo parlando, infatti, di come comportarsi a seguito di interventi di manutenzione straordinaria o ammodernamemto al proprio impianto nel periodo in cui questo è incentivato.
Se mentre leggi queste righe ti sei sorpreso perchè, in assoluta buona fede, non sapevi che fosse necessario seguire determinate procedure in caso di interventi di manutenzione straordinaria o ammodernamento sull'impianto, è bene leggere quanto segue per sapere come comportarsi.
E se invece eri già a conoscenza delle regole, ti consigliamo comunque di fare un ripasso per essere pronto in caso di bisogno!
Partiamo da una fondamentale premessa per comprendere meglio l'argomento: chi possiede un impianto incentivato usufruisce di contributi economici da parte dello Stato. Poichè il denaro che si riceve con gli incentivi è pubblico e viene erogato sulla base di determinati criteri e caratteristiche, il GSE, in quanto ente erogatore per conto dello Stato, è tenuto a verificare la permanenza dei requisiti per il mantenimento degli incentivi.
Questi requisiti devono infatti permanere per tutto il periodo dell'incentivazione, anche a seguito di interventi di manutenzione o ammodernamento dell'impianto che dovessero ritenersi indispensabili (ad esempio: se si rompe l'inverter e va sostituito!)
Come si legge sulle linee guida pubblicate dal GSE: "E’ pertanto necessario che, anche a seguito della realizzazione di un intervento di manutenzione e/o di ammodernamento tecnologico, sia garantita la permanenza di tutti i requisiti oggettivi, previsti dai Decreti Ministeriali di riferimento regolanti nel tempo l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonte solare (nel seguito, Decreti Conto Energia), che hanno consentito l’accesso alle tariffe incentivanti e il riconoscimento di eventuali premi o maggiorazioni, nonché delle prescrizioni previste dalla regolazione di settore e di quanto indicato dal DM 23 giugno 2016 e contenuto nel presente documento."
In questo caso il GSE può adottare i provvedimenti per la decadenza o alla rimodulazione della tariffa incentivante in base alle nuove caratteristiche dell'impianto. Ed ecco perchè bisogna fare attenzione e affidarsi ai professionisti in caso di interventi di manutenzione: se si sbaglia, si rischia di pagare un prezzo troppo alto!
Quindi, la prima regola fondamentale da sapere in caso di interventi sull'impianto è: I requisiti grazie ai quali si è ottenuto l'incentivo devono restare tali.
Le procedure variano, naturalmente, a seconda del tipo di intervento e della potenza dell'impianto (superiore o pari/inferiore ai 3 kW)
Le tipologie di intervento sono due: interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico significativi e interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico NON significativi.
Per tutti gli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico significativi, nel caso di impianti superiori ai 3 kW è necessario che entro 60 giorni dall’avvenuto completamento dell’intervento venga inviata al GSE un’apposita comunicazione secondo le modalità indicate dalla guida e siano allegati i documenti idonei a descrivere e circostanziare i lavori effettuati.
Rientrano nella categoria, a titolo esemplificativo, interventi come:
- lo spostamento anche parziale dei moduli fotovoltaici;
- la sostituzione, rimozione, nuova installazione dei componenti principali (moduli e inverter);
- la modifica del regime di cessione in Rete dell’energia prodotta;
- la variazione del codice POD identificativo del punto di connessione dell’impianto alla Rete.
Si tratta di interventi che non comportano la variazione di dati caratteristici rilevanti o di configurazione dell’impianto: in questi casi, a prescindere dalla potenza dell'impianto, il proprietario dell'impianto non è tenuto ad inviare una comunicazione apposita con i relativi allegati, ma può inviare una comunicazione semplice a titolo di mera notifica di avvenuta realizzazione dell’intervento.
Gli interventi NON significativi sono ad esempio:
- lo spostamento degli inverter e dei componenti elettrici minori;
- la sostituzione, rimozione, nuova installazione dei componenti elettrici minori qualora l’intervento non determini variazioni del regime di cessione in Rete dell’energia prodotta dall’impianto;
- interventi effettuati sulle strutture di sostegno dei moduli o sulle strutture edilizie su cui l’impianto è stato installato che non comportino variazioni dei requisiti in base ai quali l’impianto è stato incentivato.
Se invece si possiede un impianto di potenza pari o inferiore a 3 kW si è obbligati a fare comunicazione al GSE nel caso di interventi come la sostituzione di moduli fotovoltaici, i potenziamenti non incentivati, l’installazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta.
Ricordate che, a prescindere o meno dall'obbligo di comunicazione al GSE, è sempre necessario che gli interventi siano realizzati in conformità alle previsioni del Decreto Conto Energia di riferimento.
Il Soggetto Responsabile dell’impianto è inoltre tenuto a conservare tutta la documentazione utile a dimostrare la natura e l’estensione degli interventi realizzati in sede di eventuali verifiche da parte del GSE.
Infine, si evidenzia che la realizzazione di interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico sugli impianti incentivati ma anche sugli immobili o sui manufatti su cui gli stessi sono installati non è soggetta ad approvazione preventiva da parte del GSE.
Prima di fare qualunque intervento sul vostro impianto controllate, quindi, il Decreto Conto Energia di riferimento, verificate le procedure seguendo le linee guida del GSE e contattate il vostro tecnico di fiducia.
Per tutti gli approfondimenti vi invitiamo a leggere questa scheda informativa sul sito del GSE e il Manuale con tutte le procedure relative agli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico degli impianti in esercizio
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