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ENERGIE POSITIVE

Una buona notizia: finalmente le rinnovabili superano le fossili

28 Luglio 2020
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Stando agli ultimi dati il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, nel primo semestre del 2020, ha finalmente superato quello da fonti fossili.

Si può considerare, finalmente, un obiettivo raggiunto nella strada verso la neutralità climatica e l’equilibrio ambientale. 

I risultati dello studio di Ember (un “think tank” britannico impegnato in analisi per velocizzare la transizione energetica globale) testimoniano che la quota di rinnovabili ha raggiunto un livello più alto rispetto quello delle fonti fossili nei primi sei mesi del 2020: per la precisione il consumo di energia che deriva da fonti alternative è del 40% contro il 34% delle fonti fossili.

Grazie al mix di energie rinnovabili (solare, eolica, idroelettrica e biomasse), la quota delle fonti più inquinanti è stata finalmente superata in Europa nel 2020: l’aumento rispetto il primo semestre del 2019 è dell'11%.

Quali motivi hanno influito sulla notevole crescita delle rinnovabili nell’ultimo periodo?
Gli investimenti nel settore delle rinnovabili non mancano e le ricerche di nuove soluzioni tecnologiche e non inquinanti per l’energia continuano in un percorso di crescita e specializzazione.
Uno dei motivi che ha però incentivato l’aumento dell’energia rinnovabile è sicuramente legato alla fase di lockdown per il Coronavirus.
Il consumo di energia elettrica è diminuito ma non quello dell’energia da fonti rinnovabili.

Infatti l’energia eolica e solare hanno giocato un ruolo importante nel superamento del carbone: sono passate dal 13% nel 2016 al 21% nella prima metà del 2020.
Non meno importante anche il contributo di energia idrica e biomassa che rispettivamente hanno generato il 13% e 6% di elettricità nel 2020.

Dove si intende arrivare?
Gli obiettivi dell’UE sono ben chiari 
nell’impegno per la neutralità climatica e il taglio delle emissioni al 2030. 

In Europa, infatti, tutti i paesi devono dimostrare impegno e azioni sufficienti per contribuire a sviluppare un’economia pulita, in crescita e libera dalle disuguaglianze.

Nello specifico gli obiettivi per l’equilibrio climatico e l’energia più pulita dettati dall’Unione Europea e che tutti i Paesi membri devono raggiungere entro il 2030, sono:

  • ridurre le emissioni di CO2 almeno del 40% (rispetto ai livelli del 1990);
  • portare almeno al 32% la quota di energie rinnovabili;
  • aumentare l’efficienza energetica fino ad almeno il 32,5%.​

L'ottimo risultato registrato nel primo semestre del 2020 non ha solo una valenza simbolica, ma ci mostra che le strategie e gli investimenti fatti in questi anni stanno dando i loro frutti.
Certamente gli ultimi eventi hanno contribuito ad un'accelerazione, ma c'è una tendenza di fondo che è evidente.

I Governi spingono sulla transizione energetica per la ripartenza, si considerino ad esempio le misure inserite recentemente nel Decreto Rilancio come l'ecobonus 110%.
Ed i cittadini, dal canto loro, sono sempre più consapevoli non solo sulla necessità di abbassare le emissioni, ma anche sugli strumenti per raggiungere questo obiettivo.

 

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