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Sostituzione inverter e comunicazione al GSE: sono cambiate le regole!

25 Settembre 2023
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Ad aprile 2023 il GSE ha aggiornato le regole per la gestione degli interventi di manutenzione e ammodernamento tecnologico di impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia. Parliamo, quindi, di tutti gli interventi disciplinati dal D.M. 23 giugno 2016 e raccolti in questo documento.

Si tratta di un importante passo avanti in termini di semplificazione per i proprietari di impianto fotovoltaico che usufruiscono delle convenzioni di Conto Energia. Inoltre, come riporta l'introduzione dello stesso documento, "le Procedure (...) si applicano anche agli interventi già realizzati, ivi inclusi quelli per i quali l’istruttoria non sia stata ancora completata."

Ma vediamo cosa è cambiato nel concreto, soprattutto per quanto riguarda la sostituzione dell'inverter, problema che prima o poi preoccupa tutti i proprietari di fotovoltaico. 

Sostituzione inverter e comunicazione al GSE: cosa è cambiato

Premettiamo che l'aggiornamento più importante delle regole riguarda l'ampliamento del concetto di "interventi non significativi", cioè quegli interventi per i quali non è richiesto al Soggetto Responsabile (quindi al titolare della convenzione) di adempiere alla comunicazione formale al GSE relativa all'intervento e ad attendere la relativa risposta da parte del GSE.

Ricordiamo che non tutti i titolari di convenzioni GSE hanno l'obbligo di comunicazione in caso di interventi sull'impianto: i proprietari di impianti di potenza pari o inferiore a 3 kW, infatti, sono sempre esonerati dall’obbligo di comunicazione dell’avvenuta realizzazione degli interventi, fatta eccezione per l’installazione di sistemi di accumulo e per la sostituzione o rimozione definitiva dei moduli fotovoltaici.

Se, invece, si possiede un impianto di potenza superiore ai 3kW, è importante sapere che gli interventi di manutenzione e ammodernamento si dividono in interventi significativi e interventi non significativi.

Tra gli interventi non significativi l'aggiornamento delle regole ha introdotto un'importante novità e cioè "la sostituzione degli inverter installati su impianti che non beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU"

Fino a questa modifica della procedura, infatti, tutti i proprietari di impianti superiori ai 3kW, dovevano fare comunicazione al GSE per quanto concerne la sostituzione dell'inverter, anche se questa avveniva semplicemente perchè il dispositivo si era rotto e quindi era strettamente necessaria per rimettere l'impianto in funzione. 

Con l'aggiornamento delle regole, la sostituzione dell' inverter diventa un intervento non significativo per tutti i titolari di Conto Energia (anche se si possiede un impianto di potenza superiore ai 3kW), fatta eccezione per i beneficiari di convenzioni in Quinto Conto, poiché questi non beneficiano di maggiorazioni tariffarie connesse all’utilizzo di componentistica made in EU.

Si fa presente che il titolare della convenzione è tenuto in ogni caso a conservare tutta la documentazione relativa agli interventi realizzati per eventuali controlli.

Se hai trovato utile questo articolo o hai altri dubbi e domande sul mondo del fotovoltaico, ti invitiamo a passare dal Magazine e dal Forum My Solar Family per diventare sempre più consapevole e attento alla cura e al mantenimento del tuo impianto. 

3 Commenti

Ritratto di Fabrizio287

Salve, posso avere qualche chiarimento per favore?
- Un impianto da 3,18 kw è da intendersi come superiore a 3kw?
- La sostituzione dell'inverter è significativa o no in caso di SSP?

Grazie mille
Fabrizio

Ritratto di Daniele Vetrucci1649505987

@ Fabrizio. Se hai un inverter da 3kW il tuo impianto ha potenza nominale 3kW anche se i pannelli sono da 3,18kW. In ogni caso se ha SSP puoi sostituire l'inverter senza comunicarlo al GSE in quanto non benefici degli incentivi supplementari dovuti a dispositivi prodotti in EU.

Ritratto di Daniele Vetrucci1649505987

Anche nel IV conto energia c'era la possibilità di avere un incentivo maggiore del 10% se almeno il 60% dei componenti (esclusa la manodopera) è prodotto all'interno dell'Unione europea. Quindi in questi rari casi va fatta la comunicazione GSE?

 

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