Ciao, è impossibile azzerare l'importo delle bollette della Società di vendita....al limite potresti azzerare il prelievo, ma non gli oneri fissi.
Se vuoi azzerare le bollette ti devi scollegare dalla Rete e procedere in assoluta autonomia con proprio accumulo.
Per ora non conviene, al limite rimani collegato alla Rete per usufruire dello SSP, e tenendo conto della propria energia immessa valutare un accumulo non "esagerato", anche perché è costoso, voluminoso, e una qualche manutenzione bisognerà pur farla.
Sono produttore nel V conto energia dal 2/2013, 15 pannelli da 200 W, totale 3kW. dal 24/5/2017 ho un XXXX Powerwall1 da 6,4 kWh. Secondo la simulazione fatta dal fornitore, e la simulazione fatta da me stesso su dati storici mensili di produzione e prelievo, e secondo l'andamento di queste prime settimane, ho la ragionevole certezza che il contatore ENEL non si incrementa nel periodo da metà aprile a metà ottobre ( la bolletta però non sarà zero perché contiene voci indipendenti dal consumo).
L'energia prodotta (circa 14 kWh/giorno accumulata in parte) viene spesa parzialmente per sopperire al prelievo e la mattina successiva le batterie sono cariche tra il 10 e il 40%
Negli altri mesi la produzione/accumulo non basterà a coprire i prelievi, tuttavia mi aspetto una lettura contatore inferiore dal 50 al 55%.
Il mio utilizzo tipo è una lavatrice, una lavastoviglie, due forni elettrici, un condizionatore/inverter bi-split ovviamente solo al bisogno, molte ore di TV tutto il giorno PC, router, illuminazione quasi tutta a led, due frigoriferi, e altre cose di minor peso, per un totale di circa 2600/2700 kWh/anno.
Attenzione a non farsi venire la tentazione di staccarsi dall'operatore: in caso di insufficienza anche momentanea e modesta delle batterie a fornire il necessario, se non c'è rete non c'è corrente ! Chi ci ha provato ha dovuto dotarsi di un gruppo elettrogeno alla faccia del risparmio e dell'ecologia !!!
Sono produttore da circa tre anni. Ho un contratto di scambio sul posto (SSP). Il mio impianto è piccolo (3 kW) installato in nord Italia. I miei consumi sono elevati perché ho il riscaldamento della casa con pompa di calore. Anche l'acqua calda sanitaria prodotta con PDC. La scelta della taglia dell'impianto è basata sull'investimento minimo (rimango su impianto elettrico monofase std e tutti i componenti sono quelli comuni). Dai primi anni vedo che il mio autoconsumo è circa il 55% di quanto prodotto. ll restante è immesso in rete e scambiato. Ovviamente non ho eccedenza (che peraltro sarebbe pagata una miseria). Dalla mia analisi l'autoconsumo mi fa risparmiare mediamente 20-22 €cent/kWh, mente lo scambio è pagato mediamente 15 €cent/kWh. Se i valori saranno confermati nei prossimi anni potrei rientrare nell'investimento come previsto in 7 / 8 anni.
Detto questo il costo dell'accumulo si ripagherebbe se portassi tutta l'energia scambiata in autoconsumo. Aumentare l'investimento installando un accumulo a batterie varrebbe la pena solo se il differenziale fra contributo SSP e risparmio autoconsumo fosse elevato, ma non sicuramente 5 €cent/kWh. Il ritorno dell'investimento sarebbe dai 16 ai 20 anni, che francamente è prossimo ala fine vita dell'impianto.
Secondo me quindi con lo scambio sul posto non ne vale proprio la pena. D'alto canto, lo scambio sul posto è come se fosse un accumulo energetico, che non devo installare, non devo manutenere e nemmeno gestire.
Ciao, è impossibile azzerare l'importo delle bollette della Società di vendita....al limite potresti azzerare il prelievo, ma non gli oneri fissi.
Se vuoi azzerare le bollette ti devi scollegare dalla Rete e procedere in assoluta autonomia con proprio accumulo.
Per ora non conviene, al limite rimani collegato alla Rete per usufruire dello SSP, e tenendo conto della propria energia immessa valutare un accumulo non "esagerato", anche perché è costoso, voluminoso, e una qualche manutenzione bisognerà pur farla.
Sono produttore nel V conto energia dal 2/2013, 15 pannelli da 200 W, totale 3kW. dal 24/5/2017 ho un XXXX Powerwall1 da 6,4 kWh. Secondo la simulazione fatta dal fornitore, e la simulazione fatta da me stesso su dati storici mensili di produzione e prelievo, e secondo l'andamento di queste prime settimane, ho la ragionevole certezza che il contatore ENEL non si incrementa nel periodo da metà aprile a metà ottobre ( la bolletta però non sarà zero perché contiene voci indipendenti dal consumo).
L'energia prodotta (circa 14 kWh/giorno accumulata in parte) viene spesa parzialmente per sopperire al prelievo e la mattina successiva le batterie sono cariche tra il 10 e il 40%
Negli altri mesi la produzione/accumulo non basterà a coprire i prelievi, tuttavia mi aspetto una lettura contatore inferiore dal 50 al 55%.
Il mio utilizzo tipo è una lavatrice, una lavastoviglie, due forni elettrici, un condizionatore/inverter bi-split ovviamente solo al bisogno, molte ore di TV tutto il giorno PC, router, illuminazione quasi tutta a led, due frigoriferi, e altre cose di minor peso, per un totale di circa 2600/2700 kWh/anno.
Attenzione a non farsi venire la tentazione di staccarsi dall'operatore: in caso di insufficienza anche momentanea e modesta delle batterie a fornire il necessario, se non c'è rete non c'è corrente ! Chi ci ha provato ha dovuto dotarsi di un gruppo elettrogeno alla faccia del risparmio e dell'ecologia !!!
Produttività impianto
Sono produttore da circa tre anni. Ho un contratto di scambio sul posto (SSP). Il mio impianto è piccolo (3 kW) installato in nord Italia. I miei consumi sono elevati perché ho il riscaldamento della casa con pompa di calore. Anche l'acqua calda sanitaria prodotta con PDC. La scelta della taglia dell'impianto è basata sull'investimento minimo (rimango su impianto elettrico monofase std e tutti i componenti sono quelli comuni). Dai primi anni vedo che il mio autoconsumo è circa il 55% di quanto prodotto. ll restante è immesso in rete e scambiato. Ovviamente non ho eccedenza (che peraltro sarebbe pagata una miseria). Dalla mia analisi l'autoconsumo mi fa risparmiare mediamente 20-22 €cent/kWh, mente lo scambio è pagato mediamente 15 €cent/kWh. Se i valori saranno confermati nei prossimi anni potrei rientrare nell'investimento come previsto in 7 / 8 anni.
Detto questo il costo dell'accumulo si ripagherebbe se portassi tutta l'energia scambiata in autoconsumo. Aumentare l'investimento installando un accumulo a batterie varrebbe la pena solo se il differenziale fra contributo SSP e risparmio autoconsumo fosse elevato, ma non sicuramente 5 €cent/kWh. Il ritorno dell'investimento sarebbe dai 16 ai 20 anni, che francamente è prossimo ala fine vita dell'impianto.
Secondo me quindi con lo scambio sul posto non ne vale proprio la pena. D'alto canto, lo scambio sul posto è come se fosse un accumulo energetico, che non devo installare, non devo manutenere e nemmeno gestire.